domenica 13 novembre 2011

Beppe Madaudo - De Satyricon


L'adattamento a fumetti del Satyricon di Petronio Arbitro realizzato da Beppe Madaudo ripercorre solo uno degli episodi narrati nei frammenti rimasti della probabilmente immensa opera originale.
Il testo originale è un testo satirico, non solo per gli intenti chiaramente parodici ma anche per la diffusa trattazione di argomenti licenziosi, riallacciando in questo senso il termine "satirico" alla figura dei satiri, divinità dei boschi mitologiche e lussuriose. (da Slumberland - L'Enciclopedia del Fumetto On-Line)


Beppe Maudaudo è un pittore interessato alle potenzialità espressive del fumetto e questo è palese nello stile utilizzato per i disegni, dall'impronta decisamente pittorica. Molto attento all'aspetto artistico dei fumetti (lo si nota anche dai soggetti scelti per i suoi adattamenti a fumetti) non si limita ad effettuare delle semplici illustrazioni a corredo del testo ripreso ma realizza una valida riduzione del testo sfruttando con competenza le possibilità offerte dal fumetto in merito alla scelta delle inquadrature ed alla composizione delle tavole. Inoltre il lettering utilizzato corrisponde ad una scrittura calligrafica in corsivo utile nel dare una maggiore umanità al racconto, come se la storia ci venisse narrata o scritta da un conoscente, quasi in esclusiva, anziché essere letta attraverso gli anonimi caratteri di un libro stampato.(da Slumberland - L'Enciclopedia del Fumetto On-Line)



Il fumetto ripercorre in maniera abbastanza fedele al testo originale l'incontro del protagonista Encolpio col vecchio Eumolpo e le vicissitudini che ne seguiranno.
L'anziano Eumolpo è portato spesso dalla sua natura poetica a declamare versi che il più delle volte gli fruttano una sassaiola di pietre da parte di un pubblico tutt'altro che entusiasta. In una di queste occasioni (versi declamati al leggendario cavallo di Troia) fuggendo alla pioggia di pietre Eumolpo ed Encolpio hanno modo di approfondire la relativa conoscenza. (da Slumberland - L'Enciclopedia del Fumetto On-Line)


Il giovane Encolpio invita a cena Eumolpo e ne approfitta per fargli conoscere la sua bella compagna Gitone (che nel testo originale era un giovane ragazzo, mentre nel fumetto sembra essere una ragazza). Al termine della cena, scroccata comunque ai proprietari assenti, i tre decidono di imbarcarsi su una nave verso nuove destinazioni. (da Slumberland - L'Enciclopedia del Fumetto On-Line)






La decisione è dettata dal desiderio di Gitone e Encolpio di allontanarsi da una terra non più ospitale (sono in fuga per aver rubato preziosi gioielli in una villa di ricchi signori). Entrati con l'astuzia nella casa del mercante Lica di Taranto hanno alleggerito proprietari e commensali di tutti i loro beni, riportando fra le tante gioie rubate anche una statuetta raffigurante il Dio Nettuno, statuetta appartenente al ricco mercante e costituente un valido amuleto per la buona sorte dei naviganti. Purtoppo la buona sorte non accompagna i nostri eroi che scelgono come nave su cui imbarcarsi per fuggire una nave appartenente proprio a Lica di Taranto. (da Slumberland - L'Enciclopedia del Fumetto On-Line)












Per evitare di farsi riconoscere si fingono schiavi fuggiaschi tagliandosi i capelli e rivelando il marchio dei fuggiaschi sulla fronte. Tale sotterfugio poco può infatti Encolpio e Gitone ricevono prima 40 nerbate in quanto schiavi fuggiaschi, al fine di placare il mare e l'ira del dio Nettuno, ma dopo vengono ugualmente riconosciuti. Lica è particolarmente furioso perché ha paura di Nettuno e del mare che diventa sempre più agitato e chiede indietro il suo prezioso amuleto. L'intervento di Eumolpo salva i due giovani destinati ad una triste sorte: il vecchio dice di conoscere il luogo dove sono nascoste le gioie rubate e di essere disposto a rivelarlo solo dopo che i suoi compagni si saranno rimessi. (da Slumberland - L'Enciclopedia del Fumetto On-Line)
Ristabilita la calma sulla nave, Eumolpo torna a cercare un pubblico per i suoi versi e per le sue storie e narra una vicenda vissuta quand'era un giovane soldato. Una moglie delle più devote e pie si era ritrovata vedova all'improvviso; inconsolabile aveva deciso di stare accanto al marito nel sepolcro, lasciandosi morire di fame. Il trascorrere dei giorni ed una serie di foruite coincidenze portarono però la giovane moglie a cambiare la propria dirittura morale ed a cedere alquanto facilmente alle offerte ed alle lusinghe dell'allora giovane Eumolpo, risvegliando ardentemente la passione per la vita e annullando qualsiasi sentimento provato sino a qualche giorno prima per il vecchio marito morto, destinato a fare da semplice quanto inconsapevole "guardia" all'amore dei due giovani. (da Slumberland - L'Enciclopedia del Fumetto On-Line)

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